La conclusione dell’anno è spesso un momento per guardarsi indietro e dentro.
Guardare la strada che si è percorsa, gli incontri, le difficoltà; ma anche chiedersi come stiamo e quali sono i sentimenti che hanno segnato questo 2024. Guardarsi indietro e guardarsi dentro:
è ancora più difficile se a farlo non è una singola persona, ma una comunità, corpo collettivo immaginario fatto da coloro che si sentono parte di un universo più grande della propria singola casa. Ne viene fuori una polifonia complessa, con articolazioni e stratificazioni diverse per ciascunə di noi.
Proviamo a raccontare questo anno con alcune parole, che potranno risuonare più o meno a chiunque, ma sicuramente possono essere condivise ed empatizzate come un patrimonio della collettività.
_ASK. Un anno di lavoro, di fatiche e di speranze, che ci regala proprio a scadenza l’ufficiale agibilità. Ci siamo. Ora possiamo dare spago ai sogni e contenuti per il 2025.
_Il dolore. Il 2024 è stato un anno doloroso: in modi diversi abbiamo salutato persone care che se ne sono andate. Tra loro, ricordiamo soprattutto Daniela, mamma-amica-figlia-moglie-lettrice della biblioteca-vicina di casa, ci ha salutato con una dignità e una lucidità che sono bussola e forza nutrienti per chi resta; Sesto, memoria storica di Fonti e del campo da bocce, giocatore di carte e piacevole compagnia quotidiana;
_Fra. Da agosto nulla è stato più come prima. La tragedia che ha colpito Francesco, amico e colonna portante del Centro Giovanile, ma anche la sua tenacia verso la vita, e poi i viaggi in ospedale, le amicizie, la condivisione collettiva, lo striscione fuori da Fonti: Fra sei con noi;
_0-99. I sorrisi, la compagnia, la gioia di vedere che Fonti è tornato più di sempre a essere uno spazio anche per i nonni e le nonne, che possono vivere una vita sociale improntata allo stare insieme, al giocare, alle risate, alle feste vissute insieme;
_Gioia da festival. Il primo anno senza Memorabilia Festival dal 2008 (causa lavori); il primo anno con Impronte | festival dell’educazione comunitaria. Ancora di più, abbiamo imparato che fare festa insieme, portare arte e dibattito, musica e laboratori, apre un’esperienza incredibile per chi la vive. 2025: siamo pronti a raddoppiare con entrambi.
_Fare scuola insieme. Le sperimentazioni educative con la secondaria San Vito; la scuola urbana in outdoor con alcune sezioni dell’infanzia dell’I.C. Gigli; il Librificio Magico, con l'I.C. Badaloni. Dove abbiamo potuto costruire relazioni educative insieme alle istituzioni scolastiche, là sono nate bellissime esperienze e un arricchimento reciproco che è patrimonio comune. Ripartiamo da qui, anche nel 2025.
_Fare mondo. Eventi a tema, tandem linguistico, decine di volontari europei. Ogni anno ci entusiasmiamo di nuovo al pensiero di poter incrociare pezzi di mondo a Recanati, grazie ai progetti europei. Ne siamo grati, vogliamo allargare lo spettro. E se da quest’anno cominciassero a viaggiare con noi anche gli over 30?
La gratitudine, in ultimo, è un sentimento che portiamo nel cuore: verso chi si spende per curare i beni comuni del quartiere, verso chi fa volontariato con noi, per chi dona libri e tempo, per chi ci aiuta, per chi propone attività, per chi raccoglie anche una singola cartaccia. Per ogni genitore che fa controllo diffuso nei parchi, per le docenti che non hanno paura di sperimentare.
Grazie a chi non dà compiti a casa, a chi crede nel giocare, a chi dà fiducia a un ragazzo o una carezza a una bambina.