LA WORKING CLASS SCRIVE LA SUA STORIA
26 Aprile 2023

Articolo di Simone Frascarelli
Dopo quasi due anni dalla chiusura1 della GKN di Campi Bisanzio (FI) e il conseguente licenziamento di oltre 400 dipendenti, il Collettivo di fabbrica non si arresta. Da quel giorno in presidio permanente all’interno dello stabilimento continua a portare avanti cortei, assemblee, mobilitazioni che hanno prodotto un grande riscontro, nelle piazze e sui social.
Si è da poco conclusa una di queste iniziative, il primo “Festival di Letteratura Working Class” in Italia, organizzato dalla casa editrice Edizioni Alegre, insieme al Collettivo GKN, la SOMS Insorgiamo2 e in collaborazione con Arci Firenze.
Il Festival:
Tre giorni di spettacoli, convegni, letture, proiezioni, tavole rotonde, performance musicali, teatrali e mostre fotografiche. Una tre giorni adatta a partecipanti dagli 0 ai 99 anni che non si dimentica delle bambine e dei bambini. Il gruppo mutualismo della SOMS ha infatti organizzato anche lo Spazio Prole, con attività e laboratori pensati per far vivere l’esperienza del festival anche a bambinə e ragazzə, con l’obiettivo, tra gli altri, di condividere il lavoro di cura e di aprire veramente gli eventi e gli spazi alla partecipazione di tutte e tutti. Aprire i muri della fabbrica, vivendola anche come spazio collettivo sociale e culturale dove riconoscere i diversi strati interni al concetto di working class e di prendersene cura.
Ad arricchire il programma sono arrivati autrici e autori, da tutta Europa, tra cui D. Hunter, Cynthia Cruz, Anthony Cartwright, Cash Carraway, ospiti italiani come Simona Baldanzi, Claudia Durastanti, Wu Ming 1 e Alberto Prunetti che ha curato la direzione del Festival. Ricevendo, in diretta, i complimenti inaspettati da parte di Ken Loach, il narratore per eccellenza della classe lavoratrice.
Uno degli obiettivi delle lotte del collettivo e del festival è quello di accendere i riflettori sul fatto che oggi la working class può raccontare e raccontarsi da sola, riappropriarsi della narrazione delle proprie condizioni di vita, perché la lotta delle operaie e operai dell’ex-GKN non è soltanto per tornare al loro proprio lavoro ma capire come la distruzione del posto di lavoro deriva da un mondo, da un sistema, che per altri vuol dire precariato, vuol dire finto lavoro autonomo, andando a determinare che questa lotta deve essere vista come una leva di riscatto sociale per i diritti di tutte e tutti noi, non a caso facendo convergenza con ambientalismo, femminismo, antirazzismo.
Il Festival ha visto la partecipazione di migliaia di persone, senza odore di turismo culturale ma la voglia e la possibilità di condividere le storie raccontate riportandole poi nei posti di lavoro, dagli uffici alle officine. Il tutto costruito dal basso, con il sostegno di 305 donazioni al crowdfunding e senza alcun tipo di sponsor o finanziamento pubblico.
Così come stanno portando avanti la campagna “ex-GKN For Future”, non solo per solidarietà al futuro della fabbrica, ma pensando anche dentro un contesto globale, quello dell’emergenza climatica. Il collettivo di fabbrica insieme a un team di ricercatori della Normale di Pisa e dell’Università di Firenze ha lavorato a un progetto avanzato di rinconversione industriale: la creazione di una “fabbrica socialmente integrata” che porterebbe lo stabilimento di Campi Bisenzio a produrre pannelli fotovoltaici, cargo bike e batterie con tecniche che hanno un basso impatto ambientale. Per sostenere questa trasformazione avanguardistica, per cercare un lieto fine non probabile ma possibile, è nato un crowdfunding, ci sono diversi tavoli aperti con le istituzioni comunali e regionali, che alternano apertura e assenza, in attesa di trovare investitori che entrino nel progetto.
P.S.: la SOMS Insorgiamo, fondata da lavoratori e lavoratrici della ex GKN, fa parte della Rete Nazionale del Mutualismo Politico, cui aderisce anche il Centro Fonti San Lorenzo e che raggruppa molte realtà italiane che lavorano nel campo della solidarietà, della gratuità e del supporto ai più deboli. La Rete sta per lanciare la Carovana del Mutualismo itinerante in Italia, che vedrà anche in provincia di Macerata un appuntamento a fine settembre.
Il Podcast
Per chi non è riuscito a esserci ecco le registrazioni dei vari panel del Festival.
1Chiusura per delocalizzazione, ovvero il trasferimento della produzione in paesi dove il costo della manodopera è inferiore.
2APS Società Operaia Mutuo Soccorso Insorgiamo